Quando la pelle parla: come riconoscere e affrontare la dermatite atopica nei bambini

La dermatite atopica è una malattia benigna cronica che si manifesta di solito nei primi mesi di vita, in circa il 20-30% dei bambini.
Si presenta più frequentemente in bambini con familiarità per malattie allergiche tipo asma, eczema o rinocongiuntivite allergica.
QUAL È LA CAUSA?
È una malattia multifattoriale. Le cause note sono:
- Una predisposizione genetica: i bambini hanno quasi sempre un familiare affetto da asma, rinocongiuntivite o dermatite atopica;
- Alterazione della barriera della pelle: secchezza, perdita di acqua, aumentata suscettibilità al prurito;
- Fattori ambientali: nei paesi industrializzati, la dermatite atopica è più frequente;
- Allergeni alimentari: raramente la dermatite atopica si associa ad allergia-intolleranza alimentare.
COME SI MANIFESTA?
I sintomi sono variabili e cambiano in funzione dell’età.
Le lesioni della pelle possono essere essudanti (umide), eritematose (rosse) o xerotiche (secche). Di solito, tali manifestazioni possono presentarsi contemporaneamente nello stesso paziente e nella stessa giornata.
La localizzazione varia a seconda dell’età e può essere limitata ad alcune zone (pieghe del collo, dei gomiti, delle ginocchia) o estesa a tutta la pelle. Il sintomo principale della dermatite atopica è il prurito: è presente in tutte le età, può essere intenso e quasi costante, talvolta anche in assenza di lesioni.
Il prurito può determinare un peggioramento delle manifestazioni cutanee con relative complicanze tra cui la più frequente è l’infezione batterica. Il prurito può essere, a volte, tanto forte da impedire al bambino e ai suoi familiari il riposo notturno.
È UNA MALATTIA GRAVE?
Non è affatto grave. È cronica, non infettiva né contagiosa, regredisce senza lasciare cicatrici. Tuttavia, per le sue complicanze, è fondamentale una corretta gestione.
COME SI FA LA DIAGNOSI?
La diagnosi di dermatite atopica è di solito clinica e molto semplice. La biopsia (lo studio al microscopio di un frammento di pelle malata) o gli esami di laboratorio possono essere talvolta di aiuto solo per escludere altre malattie apparentemente simili.
In casi selezionati, come per forme gravi e resistenti alle terapie, o nei casi in cui vi siano sintomi spia di allergie alimentari (ad es. diarrea, vomito, stipsi, scarso accrescimento, oppure presenza di un comprovato rapporto di causa-effetto), può rivelarsi utile eseguire esami più specifici.
COME SI CURA?
È più corretto parlare di gestione che di cura. La gestione della dermatite atopica prevede sempre una terapia dermatologica adeguata e l’allontanamento delle cause scatenanti, se presenti. La terapia non risolve il problema alla radice, ma allevia i sintomi e previene le complicanze.
La dermatite atopica è una malattia della pelle, quindi la sua cura si avvale soprattutto di prodotti topici (per uso locale, sulla pelle), farmacologici e cosmetici (detergenti, creme emollienti).
I corticosteroidi e/o gli immunomodulatori topici vanno sempre usati in modo adeguato, sotto sorveglianza dello specialista che li ha prescritti (pediatra, dermatologo o allergologo).
La scelta del prodotto da utilizzare è complicata per un genitore in quanto varia in funzione del tipo di lesioni: il bambino può presentare contemporaneamente lesioni eritematose (rosse), essudanti (umide) o secche e il genitore deve perciò sapere quale prodotto applicare su ognuna di queste.
Solo il corretto utilizzo della terapia permette di accelerare la guarigione, di ridurre l’intensità e la frequenza delle ricadute e di prevenire gli effetti collaterali.
Pertanto, l’educazione terapeutica deve essere parte integrante del trattamento della dermatite atopica per garantire il successo della cura e favorire l’adesione al trattamento.
In caso di gravità moderata-severa o qualora la localizzazione della dermatite impatti negativamente sulla qualità della vista del bambino può essere valutata una terapia a base di farmaci più complessi (corticosteroidi, immunosoppressori e/o biologici).

DERMATITE ATOPICA E BAGNETTO
Il bagnetto:
- Porta sollievo ed elimina tante cause di irritazione;
- Va fatto preferibilmente di sera con acqua tiepida (35-36°C), con un detergente delicato e deve durare cinque minuti circa.
Inoltre, bisogna:
- Asciugare tamponando delicatamente la pelle;
- Applicare il trattamento prescritto con un massaggio delicato cominciando dai piedi fino al volto: è un’ottima occasione di rilassamento e interazione tra genitore e bambino.
COME MEDICARE IL BAMBINO?
La medicazione delle lesioni e l’idratazione vanno eseguite seguendo le indicazioni del medico e in maniera molto costante.
È necessario seguire la terapia prescritta dallo specialista e seguire l’insegnamento dei professionisti durante l’educazione terapeutica per diventare autonomi nella gestione della dermatite a domicilio.
In questo modo, si riduce il numero delle visite specialistiche e si trasforma il momento delle medicazioni in una piacevole occasione di contatto genitore/figlio.
QUALITÀ DELLA VITA
- La dermatite atopica non deve impedire al bambino una vita sociale normale e non deve limitare le sue attività di gioco;
- Occorre fare particolare attenzione nei periodi di impollinazione, senza però vietare al bambino di giocare all’aria aperta;
- Il bambino può frequentare tranquillamente la piscina, anche se il cloro può irritare la pelle, basta effettuare subito dopo la doccia e applicare le creme prescritte (farmaci o idratanti);
- I repellenti per gli insetti vanno di solito evitati o al limite applicati solo sui vestiti;
- Fare la doccia dopo l’attività sportiva e lavarsi accuratamente le mani dopo la manipolazione di sostanze irritanti.
COME EVOLVE LA DERMATITE ATOPICA?
L’evoluzione è cronica, con una durata di alcuni mesi o anni, ma tende di solito alla guarigione spontanea e regredisceintorno all’ età di 3-4 anni. In alcuni casi persiste oltre. Raramente persiste dopo la pubertà.
Fonte: Ospedale PediatricoBambino Gesù